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Totti detto Er pupone…… L’ottavo Re di Roma
- Updated: 22/02/2016
Non vogliamo entrare nella scelta tecnica di una società straniera che nulla capisce del calcio moderno, credendo di poter gestire la prima passione sportiva in Italia come fosse una società che vende traversine ferroviarie. Ma la notizia di ieri, rimbalzata su tutti i media nazionali ed esteri, ci ha lasciato basiti, increduli e sconcertati.
Certo l’intervista rilasciata alla Rai dal capitano giallorosso è stata eccessiva nei toni nei confronti del suo allenatore, ma non possiamo dimenticare che Totti è un’icona del calcio sia capitolino che nazionale. Possiamo non sopportarlo per certi suoi atteggiamenti in campo, prima e dopo le sfide con la nostra Signora, dettate dalla foga del momento più che da un suo sentire interiore, ma non dimentichiamo come molte volte ha preso per mano la nazionale e grazie anche a lui abbiamo potuto alzare il trofeo del 2006, oltre che aver ammirato il suo coraggio da campione nel tirare un “cucchiaio” ai calci di rigore di una semifinale di campionato europeo.
No caro Spalletti hai toppato, non si può pensare che le affermazioni di una bandiera possano destabilizzare un’ambiente.
Non si può credere che chi fa gioire decine di migliaia di tifosi sia un giocatore qualsiasi.
Non capire come quest’uomo sia attaccato visceralmente a quella maglia dimostra una miopia calcistica e umana incredibile.
Quest’uomo, quando la Società guidata da Sensi era in gravi difficoltà finanziarie, ha comperato azioni per iniettare liquidità nelle casse societarie.
Quando gli è stato chiesto di rinunciare ad una parte di emolumenti ha detto subito sì.
Quando i magazzinieri non prendevano lo stipendio da mesi ha saldato di tasca sua gli arretrati.
Quando ci sono state crisi con la tifoseria ha sempre messo la faccia senza mai tirarsi indietro.
Già ma questo nel mondo del calcio di oggi non conta, come non conta un Del Piero che chiede di poter giocare ancora nella sua amata Torino con la maglia che si è cucito addosso.
Non conta un Maldini, grande uomo in campo e fuori, dimenticato da quel Milan che ha contribuito a portare sul tetto del Mondo.
Vabbè siamo dei romantici, ma uomini di calcio come i Totti, Maldini e capitan Del Piero sono un qualcosa in più di un numero su una maglia e meriterebbero un rispetto particolare……..
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