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E no mister, così non va
- Updated: 12/05/2014
Caro Mister Conte,
un famoso filoso, Seneca, disse “Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.”
Noi siamo tifosi della Vecchia Signora, la amiamo quanto la nostra famiglia e sarebbe meschino non ringraziarla per aver risollevato un tale blasone dalla polvere dell’anonimato ai fasti dell’olimpo calcistico nazionale.
Detto questo però:
- Le chiedo maggiore rispetto per la Società che nonostante la sua squalifica per il calcio scommesse ha sempre creduto in lei (ingiusta o no la squalifica è lì ad imperitura memoria).
- Le chiedo rispetto per i suoi stessi giocatori, che dopo averla seguita nelle sue scelte senza mai farsi sfiorare dai dubbi devono sentirsi dire in diretta TV che non sono da Champions. Vorrei ricordarle che quando è arrivato da noi ha trovato, senza doverla richiedere, la difesa della nazionale, con la maggior parte dei giocatori in quel settore del campo che potevano vantarsi di essere campioni del Mondo del 2006.
- Le chiedo maggiore rispetto per la tifoseria, a cui non ha permesso di gioire della terza stella a causa delle sue esternazioni che durano da due settimane.
Girano voci che lei abbia posto delle richieste alla Società per rimane. Nel calcio e nel mondo del lavoro ci sta: chi mette la faccia vuole avere i mezzi per potersela giocare alla pari con gli altri.
A questo punto però vorrei, a nome della tifoseria, avanzare anche io delle richieste:
- Impari a far giocare la squadra adattandosi alle situazioni e non insistendo con il suo modulo indipendentemente dalle squadre che ha di fronte.
- Impari che non si può sempre migliorare e se una squadra la sia ama si rimane anche nei momenti grigi o nelle stagioni dove non si vince nulla, vedi Sir Ferguson.
- Impari ad accettare le sconfitte e a non recriminare su presunti rigori quando non si riesce a vincere con squadrette da retrocessione.
- Impari che un grande allenatore riesce a tirare fuori il meglio dal materiale umano che ha, e se i giocatori sono di medio/alto livello riesce anche a raggiungere risultati insperati, vedi Lippi al mondiale nel 2006 giusto per citarne uno che lei ben conosce.
- Impari che non basta avere un portafoglio da nababbo per vincere, come dimostrano le grosse squadre in Europa.
- Impari che la partita dura 90 minuti e nessuno vieta di fare cambi prima dell’80esimo.
Se riuscirà a metabolizzare questi punti diverrà un grande allenatore, altrimenti rimarrà prigioniero dei ricordi di questo triennio mentre allenerà squadre ricche ma che non hanno alcun appeal e con tifoserie che vivono la partita solo per 90 minuti non 30 giorni al mese.
Grazie e a rivederci presto, sulla stessa sponda o su pachine avverse.
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